LA POMICE
La pomice è un inerte di origine vulcanica dalla forma alveolare, espanso naturalmente.
Si tratta di un materiale di notevole leggerezza, grazie all’elevata porosità.
Tra le sue caratteristiche principali abbiamo grande ritenzione idrica, lento rilascio dei liquidi e alto potere isolante, sia termico che acustico.
La pomice si è originata durante le eruzioni vulcaniche esplosive, a seguito di una violenta espansione dei gas dissolti in lave di composizione chimica acida.
La tipica struttura “schiumosa” della pomice è dovuta al rapido raffreddamento della roccia che ne ha impedito la cristallizzazione, intrappolando all’interno i gas e creando gli alveoli di varie dimensioni. Infatti, quando i vapori presenti nel magma sono improvvisamente rilasciati, provocano i rigonfiamenti che creano la “schiuma”. Nella successiva fase di rapido raffreddamento, la parte liquida si è solidificata intorno alle bolle di gas, generando gli innumerevoli alveoli della pomice.
La pomice è una pietra che si è originata da magma acidi e silicatici, che presentano quindi un alto contenuto di silicio, a differenza del lapillo.
Il magma con poco silicio ha come caratteristica una minor viscosità: ciò permette la fuoriuscita di parte dei gas intrappolati nel magma e questo si traduce in alveoli di dimensione maggiore nel lapillo rispetto alla pomice, ma in minor numero, risultando in un materiale con maggior densità.
La pomice invece ha una superficie specifica più elevata, con maggiori alveoli di piccole dimensioni.
CENNI STORICI
Il più grande giacimento di pomice in Italia si trova nell’arcipelago delle Eolie e proprio la pomice ne ha inciso la storia negli ultimi duecento anni. Il materiale si dimostrò molto importante dal punto di vista economico negli anni dell’800 grazie al periodo dell’industrializzazione e alla conseguente commercializzazione della pietra che rappresentò una vera e propria ricchezza sia per i privati che per le casse del Comune.
Un primo passo verso il commercio della pomice si ebbe nel 1276 quando Carlo d’Angiò autorizzò l’esportazione della pietra. All’inizio lo sfruttamento dei giacimenti pomiciferi era a carattere artigianale: la pomice veniva acquistata dai capitani dei velieri che poi provvedevano a rivenderla nei vari porti dell’Italia e della Francia.
Per la fisionomia industriale bisognerà aspettare il 1880 quando iniziarono ad arrivare i rappresentanti di società straniere: prima di limitarono ad acquistare il prodotto, poi cominciarono a selezionarlo e lavorarlo nei mulini di loro costruzione.
In quegli anni si iniziò a pensare di affidare la raccolta e la commercializzazione della pietra pomice ad un unico soggetto. Si aprirà una lunga fase di trattativa per la concessione in monopolio del materiale, che finì solo nel 1888 con la costituzione della “Società Eolia”.
La sua attività durò appena quattro anni e i giacimenti tornarono in possesso del Comune. Dopo quell’esperienza, in molti provarono a richiederne il monopolio, ma con scarsi risultati.
Solo la ditta Haan riuscì a prosperare con il commercio della pomice, ma solo attraverso le aree private che aveva acquisito.
CARATTERISTICHE FISICO-CHIMICHE DEL MATERIALE
– Assorbimento liquidi: ca. 100 gr di acqua /100 gr di
pomice
– pH: 7-8
– C.S.C.: circa 30 meq/100g
– Esente da calcare attivo
– Prodotto non tossico (esente da Silice Libera Cristallina)
ANALISI CHIMICA MEDIA
Su campione medio rappresentativo dei fronti di cava
SiO2 62,5 %
Al2O3 17,5 %
K2O 9,5 %
Fe2O3 2,6 %
CaO 2,5 %
Na2O 2,2 %
TiO2 0,5 %
MgO 0,4 %
P.F. 2,3 %
pH 7 – 8
CAMPI DI UTILIZZO
Nel florovivaismo la pomice ha un largo impiego grazie alle sue caratteristiche drenanti e di ritenzione idrica.
In miscela con terricci e substrati organici, la pomice è ideale per i substrati di radicazione. Le radici richiedono un rifornimento continuo di ossigeno: la porosità della pomice permette lo scambio continuo di gas, oltre che il rilascio lento di acqua ed elementi nutritivi.
Grazie alla sua leggerezza, la pomice garantisce un peso totale del terriccio decisamente minore rispetto al lapillo: per questo viene largamente usata in substrati e miscele professionali.
Anche la sabbia di pomice viene utilizzata in sostituzione della sabbia silicea in miscele che necessitano di essere più leggere.
LE COLTURE IDROPONICHE FUORI SUOLO
La pomice viene largamente utilizzata per le colture idroponiche e colture fuori suolo.
La coltura idroponica è una tecnica di coltivazione delle piante fuori terra, utilizzata sia a livello domestico che a livello professionale e industriale. La crescita della pianta avviene quindi in particolari strutture (“grow box”) fuori dalla terra, che viene sostituita da un substrato inerte. La crescita della pianta e l’irrigazione vengono affidate a una soluzione nutritiva composta da acqua ed elementi nutritivi, necessari a portare tutte le sostanze necessarie per far crescere e sviluppare la pianta.
I vantaggi di questo tipo di coltivazione sono molteplici. L’utilizzo dell’acqua per l’irrigazione viene ridotto a un decimo rispetto alle colture tradizionali, riducendo di conseguenza lo spreco di sostanze per la crescita. Non ci sono dispersioni nel terreno di diserbanti e gli antiparassitari sono ridotti al minimo. La coltivazione fuori suolo permette anche di avviare una coltura in ambienti poco adatti allo sviluppo delle piante.
Una caratteristica importante della tecnica idroponica è la necessità di garantire sempre e comunque un flusso di acqua costante.
La pomice costituisce il substrato ideale per la coltivazione idroponica in quanto mantiene un equilibrio idrico costante: trattiene l’umidità ma lascia defluire l’acqua in eccesso per evitare lo sviluppo di malattie dell’apparato radicale. Inoltre i pori della pietra permettono uno scambio di gas e quindi un apporto di ossigeno continuo alle radici delle piante.
GRANULOMETRIE DISPONIBILI
3-7 mm
TIPOLOGIE DI CONFEZIONI DISPONIBILI
Per rispondere alle esigenze dei nostri clienti ci occupiamo anche della consegna del prodotto per qualsiasi quantità e tipologia di confezione e con ogni tipo di mezzo.
Il materiale è disponibile nei seguenti confezionamenti:
-Sfuso
-Big Bag da 1 mc
-Sacchi da 30 lit